Si chiama slacklining, cioè camminare su una fune. Faith Dickey, statunitense, 23 anni, detentrice del record mondiale femminile della specialità, è stata reclutata dalla Volvo per un video da brividi, realizzato per dimostrare l’affidabilità in fatto di controllo e di precisione dei camion della nuova serie FH. Su YouTube in pochi giorni quasi un milione di visualizzazioni.
Le favole conservano immutato il loro fascino e la Clinica Dempere, un gruppo venezuelano specializzato in trattamenti di chirurgia estetica che ha il suo quartier generale al quarto dei 26 piani della Torre Humboldt (un grattacielo alto 120 metri di Caracas), ne ha approfittato per una sua recentissima campagna di affisioni murali. Tre i soggetti: la Sirenetta, il Principe Rospo e la Strega di Hansel e Gretel. Lo slogan: “Noi facciamo diventare le favole realtà”.
In una metropoli è facile passare inosservati ma la Ted Baker, azienda britannica di abbigliamento, è riuscita a New York a concentrare l’attenzione su di sé e sull’apertura del suo nuovo store sulla Fith Avenue con un’azzeccata iniziativa di street marketing, sguinzagliando per Manhattan uno stuolo di maggiordomi e servette in livree anni ’20 che armati di spazzole, stracci, spugne e piumini hanno “lustrato” alcuni degli angoli più caratteristici della città.
Pausa caffè, anzi no: pausa vodka. La suggerisce un singolare video della Ultimat (una marca di vodka prodotta in Polonia ma nel portafoglio di una company newyorchese) che su YouTube rasenta ormai i 2 milioni di visualizzazioni. Mostra un uomo d’affari che si cala come un lavavetri dalla sommità di un grattacielo di Manhattan e mostra ai colletti bianchi che via via gli appaiono da dietro le vetrate degli ufficio una serie di cartelli. “Voi siete difficili da raggiungere” avverte il primo. “Hai mai sentito parlare di aria fresca?” domanda il secondo. “Andiamo a prenderci un drink fuori di qui” invita uno dei successivi. Nei grattacieli della Grande Mela i colletti bianchi, si legge nelle sequenze iniziali del video, restano mediamente rinchiusi 80 ore la settimana.
Ecco i simpatici manifesti ideati per una campagna di affissioni che il centro commerciale Praia de Belas di Porto Alegre, in Brasile, ha proposto per il lancio di una multisala cinematrografica. Riconoscibilissimi film e personaggi richiamati dai piccoli modelli: Edward mani di forbice, Pirati dei Caraibi, La carica dei 101, Forrest Gump, Avatar e Indiana Jones.
Troppo facile per i pubblicitari utilizzare o mimare autentiche icone come Marylin Monroe, Albert Einstein o Ernesto Che Guevara. Felipe Machado, uno studente della Miami Ad School, ha espresso questa sua opinione in una serie di video che – oltre ad offrire un campionario di imitazioni – sono anche un’accorata esortazione ai creativi della comunicazione a non riciclare sempre e pedantemente le stesse scontate idee ma a ricercarne delle nuove. E tutte le clip si concludono con l'appello "lasciamoli riposare in pace".
Control, leader nel campo dei condom, in Spagna ha utilizzato Facebook per un originale concorso: premiare la migliore camera da letto per farci l’amore. Il vincitore è un giovanotto di Cadice, che vive a Madrid nel quartiere Prosperidad e che ha il vezzo di decorare la sua alcova con fiori ed illuminarla con luci calde e sensuali. Colori neutri e niente specchi. Lui si chiama Josè Pintado. Eccolo nella foto qui sopra.
Cadbury, azienda dolciaria inglese, propone nel suo sito in occasione delle Olimpiadi un curioso "choculator". Selezionando una disciplina fornisce statistiche calcolate prendendo ad unità di misura barrette di cioccolato. La lunghezza della piscina olimpica, ad esempio, è pari a 357 "crunchie", tavolette snack che combinano anche caramello e miele.
Taggare è un verbo non ancora entrato nei vocabolari italiani ma già di uso comune fra i frequentatori del web. Tag in inglese significa etichetta e il verbo che ne deriva può essere tradotto, oltre che etichettare, in “mettereuna puntina su…”. Ebbene “Tag me if you can” è un gioco a premi che Expedia, agenzia online di viaggi fondata da Microsoft, ha lanciato dal 5 agosto in Oceania. Si tratta di individuare il punto esatto in cui in 15 video proposti anche su YouTube viene virtualmente “paracaduto” – la posizione da individuare è mostrata all’inizio del filmato – Nathan Jolliffe, un popolarissimo surfista australiano. Ogni giorno in palio 10 mila dollari australiani da assegnare a chi per primo “tagga” Jolliffe entro un raggio di 10 metri. I luoghi segreti, puntualmente sempre scovati sulle mappe satellitari dai giocatori che si sono registrati nel sito di Expedia, finora si sono annidati a Sugar City nelle Fiji, a Miami, a New York, a Los Angeles, a Palm Spring, a Wellington in Nuova Zelanda e ad Hahndorf in Australia. Il gioco terminerà il 20 agosto.
Sapete chiè una “hipster girl” o chi è un “chav boy”? Sono due tipi di specie antropologica della fauna metropolitana: fighetta lei, bullo lui. L’una e l’altro puntigliosi seguaci di look e di filosofie e stili di vita codificati e contrapposti. Chi è una “hipster girl” e chi è un “chav boy” lo sanno benissimo a Ekaterinburg, cittadona russa sul fronte asiatico degli Urali, dove le scazzottate fra bande giovanili sono un fenomeno fuori controllo. E dove una “hipster” è pesantemente infastidita se capita a tiro di un “chav”. Tant’è che “It’s my city”, un magazine locale on line, ha lanciato una campagna per rivendicare il diritto delle “hipsters” a camminare senza problemi per strada. È stata attuata attraverso una serie di striscioni piazzati lungo il percorso della parata dei carri armati del 9 maggio, in cui tutto il paese celebra il Giorno della Vittoria (è la data in cui si concluse la Seconda Guerra Mondiale). L’iniziativa ha avuto un così forte impatto sui mass media da indurre le autorità locali a far pattugliare il centro cittadino con un adeguato impiego di forze dell’ordine. Risultato: gli episodi di violenza si sono ridotti del 75% e il passeggio ha registrato un incremento del 350%.
Il biblico "Andate e moltiplicatevi" è stato in qualche modo ripreso dalla Mentos, la marca delle popolari caramelle, che a Singapore ha prodotto un video per invitare le giovani coppie del paese a celebrare procreando il "National Day", in calendario questo giovedì. Ogni anno il 9 agosto Singapore festeggia l'indipendenza dalla Malesia, ottenuta nel 1965. La clip di Mentos, della durata di tre munuti, contiene una canzoncina rap in lingua inglese che esorta esplicitamente a "fare bambini" per risollevare il tasso di natalità, completando il "National Day" con una "National Night". A Singapore, che ha una popolazione che sfiora i 5 milioni di abitanti, lo scorso anno sono state registrate meno di 40 mila nascite.
